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Tu che fai nella vita? La Storyteller

Non sarebbe una domanda tanto strana se a farmela, da circa 15 anni, non fosse mia madre.

Povera donna, l’è toccata una figlia dalla molteplice occupazione in inglese: copywriter, storyteller e content specialist. Poco chiara in lingua albionica ma altrettanto in italica perché, a onor del vero, non è che “specialista di contenuti” sia così esplicativo. E, infatti, a non capire cosa io faccia non è solo la mia genitrice ma spesso anche conoscenti o vecchi amici di ritorno che, di fronte alla mia risposta alla loro domanda di rito “Ma tu che fai nella vita?”, o fingono di capire non capendo o non capiscono non fingendo.

Quindi ho deciso di rispondere qui, per tutti gli interessati e anche per me, così magari la prossima volta che qualcuno me lo chiederà avrò le idee abbastanza chiare per dare una risposta soddisfacente. Si spera.

Allora, io che faccio nella vita? Io scrivo.
Ma no, non sono una scrittrice.
E neanche una giornalista perché, pur avendo lavorato per diverse testate, non faccio parte dell’ordine.

Ma comunque scrivo.
E cosa scrivo? Davvero parecchia roba.

Ad esempio, girate per siti web, no? Ecco, i testi che trovate potrei averli scritti io. Ovviamente, se i testi sono particolarmente accattivanti e Google vi ha fiondato su quel sito alla velocità della luce, allora quei testi li ho SICURAMENTE scritti io.

Seguite qualcuno sui social, no? Una ditta, un artista, un’associazione culturale? Quei contenuti presenti sui social potrei averli realizzati io.

O, ancora, qualcuno vi ha regalato un racconto splendido in cui voi siete il protagonista e non avete mai letto una cosa tanto originale e tagliata su misura per voi? Beh, quel racconto potrei averlo scritto proprio io. Se non vi è piaciuto, invece no, io non c’entro niente.

Oppure, state giocando a un videogioco, uno di quelli pieni di scritte, di spiegazioni, di cose che dovete leggere e seguire, ecco, pure quelle potrei averle scritte io.

O, questo natale, hanno regalato a vostro figlio un pupazzo in grado di raccontare storie? Ecco, indovinate un po’ chi potrebbe aver contribuito alla scrittura di quelle storie? Appunto.

Nel passato avete letto articoli dedicati a spettacoli o mostre torinesi? Come sopra. Testi esposti all’interno di mostre? Sempre io. Leggende piemontesi? Ancora io. Avete ascoltato podcast? Sapete che si basano su testi, no? Ecco, quelli, io.

Per non parlare di romanzi, guide o manuali, firmati da altri. Perché ho fatto anche la ghostwriter.

Il bello è che ci sarebbe tanto altro da dire riguardo al passato e anche ai progetti futuri. Insomma, conduco laboratori di scrittura, faccio consulenze e sono in procinto di realizzare altre cosine decisamente interessanti ma per ora mi taccio.

Spero di essere stata già abbastanza chiara, no?
Ecco, quindi, nel caso incontraste mia madre, sapete cosa rispondere.

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