Ho scritto un libro sul mio Erasmus. Ce n’era bisogno? Credo di sì.
Novembre 1999, il grande amore di allora mi molla telefonicamente senza troppe cerimonie. Io non la prendo benissimo e mi trasformo in un essere pigiamato, spettinato e moccioloso che ciondola per casa. Un’immagine davvero poco edificante.
Come uscire da tanto abbrutimento? Partire per l’Erasmus! E così feci.
6 mesi (quasi 7) a cavallo tra il 2000 e il 2001, in quello che è ormai un altro mondo: prima del Covid, prima dell’11 Settembre, prima degli Smartphone!
Quanti incontri, quanti amici, quante risate!
E pure un bel po’ di amore, altrimenti che Erasmus sarebbe stato?
Ma perché scrivere un libro sull’Erasmus?
Perché è un’esperienza arricchente da condividere.
Perché, sorprendentemente, ci sono poche (pochissime) letture di questo genere.
Perché è una lettura divertente e leggera che racconta però qualcosa di molto interessante. Racconta un mondo diverso, una generazione diventata ormai MOLTO adulta, un paese, la Germania, vicino ma ancora lontano e vittima di pregiudizi.
Una Pancrazia a Berlino, il mio libro sull’Erasmus, è una lettura adatta a chi:
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- ricorda ancora con nostalgia il proprio Erasmus,
- avrebbe sempre voluto farlo ma non ha mai avuto l’occasione,
- ama Berlino,
- è troppo giovane per ricordare quel periodo,
- ha l’età perfetta per ricordarlo benissimo,
- vuole divertirsi con leggerezza e un pizzico di nostalgia.
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Per tutti questi e anche gli altri, da oggi è disponibile il mio libro: Una Pancrazia a Berlino, in versione cartacea e anche Ebook.
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