In queste ultime settimane ho ottenuto una piccola vittoria. Piccola per chiunque altro. ENORME per me.
Cerco di farla più breve possibile: io non ho mai imparato ad andare in bici.
L’unica bici che ho mai posseduto me la regalarono i miei zii quando avevo 7 anni. Ma io ero troppo paurosa per provarci, mia sorella non aveva la pazienza di insegnarmi e i miei genitori non si sono mai presi la briga di farlo (*).
Ma, quali che siano le motivazioni o il percorso, rimane il fatto che io non ho mai imparato ad andare in bici e mi sono sempre vergognata tantissimo della cosa. Per me è sempre stata una sorta di tassello che mancava e solleticava fastidioso la parte più remota del mio cervello, una mancanza che non sono mai riuscita a superare ma neanche ad affrontare.
Per fortuna, però, nella vita possono succedere tante cose e alcune sono davvero rivoluzionarie, nella mia è arrivata la maternità di una bimba già grande. “Tu non sai andare in bici, mamma?” mi ha chiesto stupita, la scorsa estate, mentre inforcava la sua bicicletta lilla nuova di zecca. Era delusa ma io lo ero più di lei.
E così finalmente mi sono decisa, sapevo di un’associazione torinese che organizza corsi per adulti, l’ho cercata su Google e l’ho trovata: FIAB, Torino bici e dintorni.
Due volte l’anno, in autunno e in primavera, i volontari di questa associazione organizzano dei corsi gratuiti. Quattro incontri di due ore ciascuno in cui degli adulti, che per millemila motivi diversi non hanno ancora imparato ad andare in bici, si mettono alla prova, affiancati, aiutati, sostenuti, miracolati dai volontari stessi.
C’è chi impara in dieci minuti e chi ha bisogno di tutti e quattro gli incontri ma, più o meno, alla fine, ci riescono tutti. Ci sono riuscita persino io! E voi non avete idea di quanto mi senta potente! E non m’importa che voi avete imparato a 5 anni in 5 minuti e io a 47 mettendoci delle ore. Ce l’ho fatta, sono capace, quanto mi sento FANTASTICA!
Quindi, se tra di voi c’è qualche torinese nella mia stessa condizione, gli suggerisco caldamente di provarci. E, se a bloccarvi è l’imbarazzo, sappiate che nel bel mezzo della mia seconda lezione, quando ancora facevo schifo, ho persino incrociato uno che conosco: lui stava andando a fare la spesa, io barcollavo su una bicicletta in un parcheggio. Ci può essere qualcosa di più imbarazzante? Non credo. Eppure sono sopravvissuta e ora lo taggherò anche sui social, per fargli leggere questo articolo e fargli sapere che ce l’ho fatta.
La mia famiglia è molto orgogliosa di me. E io lo sono più di tutti. E ora si pedala con la mia bimba!
(*) Se siete interessati, a tal proposito, trovate una descrizione dettagliata della faccenda sul mio vecchio BLOG, alla fine di questo post.
2 Comments
FIAB Torino Bici&Dintorni
Grazie Rossana pe la tua bellissima testimonianza. Ci siamo permessi di aggiungerla alla newsletter in uscita (che riceverai ance tu) che conteneva un articolo sul termine del corso bici. Non capita spesso di avere una scrittrice vera che sa descrivere in modo autentico e coinvolgente le sensazioni dei tanti “allievi” che si sono affidati a noi per superare la paura delle due ruote. Continuiamo a seguirci, forse può nascere una collaborazione interessante.
Giancarlo Cochis per FIAB Torino Bici&Dintorni
Rossana Rotolo
Grazie a voi per la splendida opportunità. Teniamoci in contatto! 🙂